Un “aspirapolvere” per il cielo. Design e ingegneria al servizio dell’ambiente.

Abbiamo sempre considerato la nostra professione di visual designer un lavoro non solo di mera creatività applicata al progetto o al servizio di aziende e prodotti ma a un mestiere che, se fatto con competenza e serietà, porta con se forti implicazioni sociali (e qui rimando ai nostri precedenti blog sulla comunicazione sociale).

Non è quindi una novità per noi segnalare l’importanza di progetti di design orientati al miglioramento del nostro quotidiano.

L’ultimo progetto dello Studio Roosengaarde (laboratorio tedesco di social design dove artisti, designers e ingegneri progettano e realizzano visioni per un mondo migliore https://www.studioroosegaarde.net/info) è la Smog Free Tower, il “più grande depuratore d’aria al mondo” come la definisce il suo ideatore Daan Roosegaarde.

Si tratta di un vero e proprio aspirapolvere, da un originale design, in grado di aspirare fino a 30mila metri cubi di aria ogni ora. Il primo prototipo è stato istallato proprio a Rotterdam, sede dello studio Roosengaarde.

È alimentato ad energia eolica e, una volta accumulata l’aria inquinata, è in grado di isolare le particelle ultrasottili nocive e restituirla pulita. Un efficace connubio di design e ingegneria al servizio dell’ambiente che, in parte, si autofinanzia.

Durante il processo di depurazione dell’aria, infatti, grazie ad un sistema di compressione delle particelle inquinanti, lo smog viene cristallizzato in piccole pietre a forma di cubo, ognuna delle quali raccoglie l’equivalente di circa mille metri cubi d’aria.

Questi piccoli frammenti di smog sono utilizzati per realizzare anelli, i Free Smog Rings e altri gioielli di design.

Il ricavato della vendita di questi particolari “gioielli” torna a rifinanziare la Smog Free Tower e altre iniziative per uno sviluppo positivo della vita quotidiana negli ambienti urbani, oltre che incentivare immaginazione e creatività.