Eticamente di moda/Italiano il primo filato in jeans

Il 27 marzo scorso i grandi player della moda si sono confrontati a Milano sulle strategie da adottare per incentivare il settore verso la sostenibilità, che sia ambientale, etica e sociale.

Inclusività, diritti del lavoro, ma soprattutto attenzione e ricerca per lo sviluppo di strategie e materiali attenti al valore della sostenibilità.

Valore che si è rivelato vincente anche dal punto di vista dei benefici economici, visto che dalle statistiche l’80 per cento dei millennial si dichiara molto interessato alla sostenibilità. E il 70% dei consumatori intervistati sarebbe disposto a spendere fino al 10% in più per un prodotto sostenibile.

È in questo panorama che una startup italiana è riuscita in un interessante impresa: produrre un filato derivato dal denim di jeans riciclati.

Con questi filati questa azienda (che ha sede a Prato, città storicamente leader della manifattura dei filati e delle stoffe) realizza degli originali maglioncini per la mezza stagione che non hanno bisogno di interventi chimici né di tintura, conservando il colore originale del jeans.

Per la realizzazione di ogni capo vengono riciclate circa cinque paia di jeans e vengono impiegati solo 80 litri d’acqua contro i 3.000 richiesti da un identico capo in cotone: una riduzione del consumo d’acqua pari al 97% che si unisce al 77% di quello di energia e all’abbattimento del 95% delle emissioni di CO2.

Niente male per un progetto tutto italiano e a chilometro zero!

Per chi volesse approfondire:

https://www.rifo-lab.com/

https://d.repubblica.it/moda/2019/03/26/news/moda_sostenibile_maglioni_di_denim_riciclato_jeans_rifo_prato_risparmio_acqua-4347355/?ref=RHPF-VD-I0-C6-P5-S2.2-F2